Curcuma: benefici naturali anche per gli animali

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La curcuma, come normalmente conosciuta, viene ricavata dalla radice (rizoma) della Curcuma Longa, grande pianta erbacea originaria dell’Asia equatoriale.

Da oltre 3000 anni questa viene utilizzata nei modi più disparati: tintura naturale, ingrediente culinario e come medicinale nella tradizione Ayurvedica per le sue molteplici proprietà benefiche.

Supporto all’attività antiossidante, alla funzionalità articolare e di supporto epatico sono solo alcune delle peculiarità di questa diffusissima pianta, per noi e per i nostri animali.

 

Il nostro Ministero della Salute riconosce alcuni “effetti fisiologici volti ad ottimizzare le funzioni dell’organismo nell’ambito dell’omeostasi” che sono: funzione digestiva, funzione epatica, funzionalità del sistema digerente, antiossidante, funzionalità articolare e contrasto dei disturbi del ciclo mestruale.

 

L’'OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità, riconosce ufficialmente l’azione su determinati disturbi digestivi.

E’  bene ricordare che la curcumina, estratto della radice, è difficilmente assimilabile dal nostro organismo: per facilitarne l’assorbimento si consiglia si associarla nell’alimentazione al pepe nero e di non portarla a temperature troppo elevate in caso di cottura.

 

CURCUMA E SALUTE

Ma facciamo un passo indietro fino alle lontane radici della curcuma.

Spontanea nella zona dell’Asia equatoriale ma coltivata soprattutto in India, è una pianta perenne che raggiunge circa il metro e mezzo di altezza ad una temperatura compresa tra i 20 ed i 30 gradi.

Le prime testimonianze risalgono a circa 3000 anni fa quando gli Assiri la utilizzavano come tintura per le vesti, mentre in India si diffondeva nella cucina tradizionale grazie alla scoperta delle sue numerose proprietà benefiche. Conosciuta ed affermata nella cultura popolare grazie a queste caratteristiche, viene utilizzata anche nella medicina Ayurvedica, tanto da essere annoverata tra le spezie sacre.

La curcuma scavalca i confini dell’Asia per approdare in Europa grazie agli Arabi, specializzati nel commercio di spezie, in data non precisamente certa. Sappiamo però che questa veniva chiamata kurkum, cioè Zafferano, per il suo evidente potere colorante. Questo nome si diffonde e permane fino a dare origine alla parola curcuma, nonostante in molti paesi venga ancora indicata come lo zafferano delle Indie.

Conosciuta dai Greci nel I secolo d.C. e successivamente descritta da Marco Polo al ritorno dai suoi viaggi in Asia, solo recentemente si sono approfonditi studi e ricerche su questa meravigliosa pianta.

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